Profilo

Anita Normani


Prima ancora che la passione per il patchwork e l'arte tessile mi conquistassero, non so per quale
motivo, continuavo ad accumulare avanzi di stoffe.
Forse perchè in gioventù ho lavorato in un negozio di stoffe, in cui ero giornalmente a contatto con
svariati tipi di tessuti e ricordo ancora oggi che quando le riponevo sugli scaffali davo loro un tocco,
una” lisciatina”, proprio come faccio oggi quando termino un quilt.

Nel 1988 ho iniziato a fare esperimenti, dei prototipi con triangoli e quadrati, ma creavo dei quilts
senza alcuna tecnica.
Per un certo periodo avevo accantonato le mie sperimentazioni, poi nel 1995, dopo aver seguito
alcuni corsi specifici, ho imparato le tecniche di questa antichissima arte da insegnanti
internazionali.
Negli ultimi anni ho perfezionato varie tecniche ed ho visitato numerose mostre patchwork e arte
tessile in Italia ed in Europa..
Sono sempre stata affascinata dal patchwork moderno. Mi piace sperimentare e innovare,
manipolando i tessuti, usandoli come colori di una tavolozza per realizzare i miei “QUADRI
MORBIDI” che chiamo così perché non sono racchiusi in una cornice rigida e una lastra di vetro.
Realizzo i miei quilts nella mia stanza-lavoro, una stanza piena di tanti materiali tessili e non, fili,
libri, macchine da cucire, stereo.
Spesso ascolto musica mentre quilto o disegno i progetti da realizzare.
Musica dai toni delicati, che mi trasportano verso l'ispirazione (le melodie celtiche di
Enyia o le poesie di Luigi Tenco) o musica più energica e ritmata che mi accompagna durante il
lavoro di quiltatura.
Uso diversi tessuti, nuovi o riciclati. I tessuti vecchi o avanzi di altri lavori sono spesso fonte di
ispirazione, il tessuto parla e mi suggerisce cosa fare, a volte guardo intensamente le stoffe e poi
arriva l'idea di come utilizzarli per creare un lavoro nuovo. Mi piace dare nuova dignità a tessuti
dimenticati o tessuti ritenuti scarti di lavorazione. Molte volte tingo le stoffe e se non sono
soddisfatta , dopo aver terminato il quilt rinforzo i colori con altri colori solidi o diluiti.
Mi piace lavorare da sola. Non cambio mai l'idea originale durante la lavorazione, perché anche
uno sbaglio può diventare un dettaglio originale.
Di solito faccio un progetto disegnato e colorato, dal progetto “sento” come sarà finito: la cosa che
mi dà più soddisfazione alla fine di un lavoro è riconoscere che era proprio quello che volevo
realizzare.
Dopo aver preso parte a diverse mostre collettive, nel 2002 ho presentato la mia prima personale a
Pavia di Udine.
Nel 2004 a Palmanova (UD).
Nel 2009 a Trieste.
2010 a Monfalcone (GO)
Mentre nel 2006 e 2008 assieme ad altre tre quiltiste abbiamo dato vita ad un gruppo di lavoro
“PATCH-FOUR” e abbiamo presentato tre mostre di patchwork innovativo, di cui due a Venzone
(UD) ed una a Gemona del Friuli (UD).
Nel 2011 una mostra personale a Cervignano del Friuli (UD).
2011 una collettiva alla Tipografia Doretti di Udine.
Ho partecipato nel 2011 ad una collezione dedicata all' Herbarium di ItaliaInvita a Parma.
Nel 2012 a Birmigham (UK) con una collezione collettiva italiana.

Il riscontro del pubblico mi ha dato un' ulteriore spinta a proseguire nella continua ricerca ed
evoluzione nell'ambito del patchwork moderno, unito alla mia creatività.
Ho esposto alcuni miei lavori in Francia, Austria, Belgio Spagna, Inghilterra e Giappone.
Ho partecipato a concorsi nazionali ed internazionali, collezionando molte selezioni e menzioni
speciali.
Nel 2009 mi sono classificata al terzo posto nel concorso “Tutti pazzi per il cioccolato” organizzato
da Quiltitalia al Lingotto di Torino.
Per quattro anni ho fatto parte di un gruppo di artisti di Udine, che mi hanno accolta con curiosità e
stupore (loro dipingono) mi hanno aiutata a crescere e credere in quello che realizzavo.
Assieme abbiamo organizzato diverse mostre collettive in tutta la regione Friuli Venezia Giulia.
Ora collaboro con un artista di Trieste, Fabio Fonda, assieme trasformiamo le sue opere di
fotografia digitale in stampe su stoffa su cui io posso intervenire quiltando e aggiungendo fili colorati e altro: una collaborazione molto interessante e stimolante.Questi lavori si trasformano in “arazzi digitali”.
In futuro mi auguro di realizzare lavori in libertà, in questo cammino di quilter in continua
evoluzione nella scelta dei materiali, delle tecniche e spero di continuare ad avere felici incontri
costruttivi.




ANITA NORMANI (UD)

anitanormani@yahoo.it
anitanormani1@gmail.com 

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